Chi siamo ...
Egeria è un'organizzazione di volontariato nata nel 2016.
Le nostre attività si concentrano intorno alla cultura e alla riscoperta delle tradizioni.
Collaboriamo con musicisti, danzatori, storici, scrittori, pittori per promuovere l'arte e le tipicità locali.
Organizziamo concerti, eventi, libri e produzioni discografiche per riscoprire una parte del nostro passato che troppo spesso viene dimenticata. Allo stesso tempo prediligiamo collaborare con artisti locali con lo scopo di promuovere la loro arte e le loro attività creative.
L'arte può e deve essere un modo per riscoprire noi stessi e la nostra storia.
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L’Organizzazione di volontariato Egeria ha sede in Ascoli Piceno (AP) in Via 3 Ottobre n. 10.
EGERIA compare nel Registro Regionale Marche del Volontariato con decreto numero 74:
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Egeria
Organizzazione di volontariato
(D.G.R. 1789/2012) cultura: valorizzazione del patrimonio storico artistico e culturale.
DDPF. 74 19-10-2016
L'Arte è un impulso irrefrenabile che riflette l'interiorità spirituale
di un essere umano.
La nostra Missione
La nostra missione consiste principalmente nel salvaguardare e nel riscoprire le nostre tradizioni e il nostro passato.
Consiste nel valorizzare l'arte e gli artisti locali.
Consiste nell'organizzare eventi, concerti e divulgare l'arte in ogni sua forma.
Fare ricerca, studi e pubblicazioni con lo scopo di condividere quanto appreso.
Fare Arte, promuovere l'Arte ....
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La compagine sociale iniziale dell’Associazione prevede la partecipazione, dei Soci ordinari e dei soci onorari. La fascia anagrafica è indicativamente compresa tra i 30 e i 40 anni.
L’apporto alla compagine sociale è vario e comprende persone che vi conferiscono competenze artistiche e culturali già acquisite; altre che intendono intraprendere un percorso formativo legato ad un ritorno consapevole ai luoghi di origine; persone formate nel campo della comunicazione e della promozione turistica o con esperienze maturate nell’associazionismo; professionisti del settore artistico, che mettono a disposizione le proprie conoscenze e competenze.
La compenetrazione nei luoghi della futura compagine sociale rappresenta premessa di un’attenzione ai bisogni e alle aspettative delle comunità di riferimento, che soltanto persone “legate” al territorio – percepito come bene comune irrinunciabile - possono sperimentare e tradurre in progetti di miglioramento concreto e duraturo della qualità della vita.
La nostra "Vision"
La nostra visione si rispecchia nel pensiero di Rosaria Di Donato:
"Ritengo che si possa essere d’accordo sul fatto che l’arte sia, innanzi tutto, una forma di comunicazione, oltre che un atto creativo, libero e liberante, che ci consente di esprimere noi stessi e di plasmare la realtà secondo un punto di vista personalissimo, perciò critico. Già Croce parlava in senso artistico di “un’intuizione che si fa espressione”, ma, certamente, critico vuol dire anche, in senso sartriano, “non neutrale”, cioè che prende posizione politica.
La creazione artistica è, indubbiamente, una forma di linguaggio autonomo che interpreta e che conosce il mondo. Lontano dall’idea di un’arte meramente decorativa o mimetica, l’intellettuale esprime con il suo canone un punto di vista, un insieme di significati che lui stesso rinviene nella realtà.
Anche quando l’arte è intimista, penso si possa parlare di angolo privilegiato della ricerca estetica che, senza mediazioni logico-deduttive, si fa specchio del mondo o, comunque, di un universo, di un cosmo in cui l’artista è l’artefice di una visione originale che lo avvicina al lettore nel momento del godimento del bello, nella fruizione dell’opera. Se così non fosse, non si realizzerebbe il fine principale dell’arte che è, come dicevo prima, quello di comunicare. Accade che il lettore trovi nel testo artistico, scritto o visivo o sonoro che sia, anche significati diversi da quelli che l’autore voleva intendere: ma ciò è sempre comunicazione, risveglio, tensione intellettuale ed etica, distacco e distanziamento dalla realtà, prospettivismo."
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